Il legame tra la zolla nera del Vesuvio e l’Azienda Vinicola Sannino ha radici lontane che attraversano tre secoli di storia.
È il racconto di una Famiglia che vive del lavoro dei campi e dei frutti di questa terra e che ha costruito il senso di appartenenza e la sua identità a custodia della tipicità nostrana. Ad inaugurare l’attività vitivinicola fu Aniello Sannino, persona eclettica, dotato di grande intuito e spirito imprenditoriale, figlio di commercianti di frutta e conduttore di un piccolo vigneto alle falde del Vesuvio. Già agli inizi del ‘900, incoraggiato dalla sua giovane sposa, Giuseppina Madonna, donna colta e risoluta, avviò la trasformazione delle uve di propria produzione destinate, fino ad allora, a soddisfare la richiesta di osterie e taverne della comunità locale.
La passione e la conoscenza rurale, unita all’acquisizione di tecniche e competenze dettate dai moderni saperi, contribuirono presto a collocare il vino di nonno Aniello, rigorosamente conservato e venduto in botti di legno, tra i più richiesti nei comuni del Miglio d’Doro, della Penisola Sorrentina e, ben presto, anche della città di Napoli. Era, quello, un mondo semplice in cui la genuinità contadina non era un prodotto di nicchia e bastava, da sola, a garantire la bontà di un vino destinato a rallegrare i pasti della nascente borghesia, ben apprezzato anche da intellettuali e poeti che, a cavallo tra le due guerre, battezzarono il vino del Vesuvio, amabile e frizzante, come il “Vino Paesano”.
Nei primi anni ‘50, Antonio, primogenito di Aniello, sull’onda della grande trasformazione sollevata dall’industrializzazione italiana, realizzò la prima linea di imbottigliamento contribuendo, attraverso l’etichettatura dei propri vini, alla riscoperta e alla valorizzazione di vitigni millenari quasi dimenticati quali il Piedirosso, il Caprettone, la Falanghina e l’Aglianico del Vesuvio.
Negli anni ’70, i fratelli Aniello e Domenico, sulle orme di papà Antonio e sotto la sua diretta supervisione, avviarono una profonda riorganizzazione della cantina di famiglia impiantando nuovi vigneti, rinnovando le attrezzature di vinificazione e di imbottigliamento, affidando a consulenti esperti la direzione dei processi produttivi e ottenendo, così, sin dagli anni ’80, il riconoscimento del marchio DOC e IGT su tutta la produzione.
Agli inizi degli anni ’90, è di zio Domenico e il giovane Antonio, figlio di Aniello e delfino di famiglia, l’idea di esportare la produzione oltre confine. Accettata la sfida, l’Agricola Sannino diviene, nel 1996, “Azienda Vinicola Sannino S.r.l.” che, nel giro di pochi anni, si afferma definitivamente nel mercato nazionale ed apre importanti canali commerciali con Paesi della comunità europea ed entra, progressivamente, nel mercato globale.