Ercolano
Fondata secondo la leggenda dal valoroso Ercole nel 1243 a.C. su un basso promontorio del Vesuvio, l’antica“Herculaneum” era una piccola città di transito lungo la via litoranea che da Napoli conduceva verso il sud della penisola. Ben presto il clima temperato e la meravigliosa vista del golfo di Napoli, che da qui si gode, resero questo piccolo lembo di terra un privilegiato luogo di villeggiatura per numerosi patrizi romani e campani. L’antica città fu completamente sommersa dalla lava durante l’eruzione del 79 d.C., ma le ceneri hanno permesso una perfetta conservazione dei reperti che si possono visitare n ei famosi scavi archeologici.
E’ in questo magnifico territorio che, nel XIII secolo, cominciò la costruzione del Miglio d’Oro, tratto di strada che attraversa una vasta area e che include circa 121 ville vesuviane, famose per la loro bellezza architettonica e per i paesaggi e gli scorci che offrono. In quelle residenze raffinate, costruite nell’incanto di una natura rigogliosa, l’aristocrazia borbonica celebrava i riti della villeggiatura e di una vita brillante. Attualmente il comune di Ercolano è incluso nell’area del Parco Nazionale del Vesuvio, nato a tutela dell’unico complesso vulcanico continentale ancora attivo in Europa. Dal centro della città si può percorrere la “Via del Vesuvio” che, attraversando la colata lavica del 1944, arriva fino al Gran Cono, la bocca del vulcano.
La cultura
Narra la leggenda che Lucifero plasmò il Golfo di Napoli rubando un pezzetto di Paradiso. Le lacrime che Gesù, addolorato per il furto, riversò sul vulcano impreziosirono la terra. Così la fertilità del suolo rende l’area vesuviana terra di grandi vini, rinomati da migliaia di anni. L’area di coltivazione, inserita nel Parco Nazionale del Vesuvio, è divisa in due parti: una comprende il colle oltre i 200 metri, caratterizzata da terreni in pendio, e l’altra è sul versante sud-orientale del vulcano, i cui terreni sono meglio esposti.
La vite alligna in entrambi i versanti, ed i vitigni che maggiormente traggono beneficio da questa casuale perfezione di clima e terra sono il Piedirosso Pompeiano I.G.T. e l’Aglianico Campania I.G.T., che insieme danno corpo al Lacryma Christi del Vesuvio D.O.C. rosso., e l’antichissimo vitigno Coda di Volpe Pompeiano I.G.T. che, con la Falanghina Campania I.G.T., genera il Lacryma Christi del Vesuvio D.O.C. bianco.
Allo scopo di valorizzare il patrimonio dell’area e creare un marchio di qualità, l’Ente Parco Nazionale ha varato il progetto “Strada del vino”, un tour eno-gastronomico che, attraversando il territorio di Ercolano, si compie tra cantine, vitigni e taverne, e porta il visitatore a scoprire e conoscere il grande patrimonio vinicolo D.O.C. dell’area vesuviana.